L’Alfa Romeo Stelvio è la prima suv della casa del Biscione. Sotto le linee grintose ma “pulite”, caratterizzate da un’eleganza tutta italiana, ci sono la raffinata struttura e la meccanica della berlina Giulia. Pianale nuovo e sviluppato appositamente, sospensioni anteriori a quadrilatero e multibraccio al retrotreno, distribuzione dei pesi equamente ripartita fra i due assali per sfruttare al meglio l’aderenza delle gomme, ottenendo un comportamento in curva equilibrato ed efficace.
Tranne le 2.2 diesel da 160 e 190 cavalli, che si possono avere anche con la trazione solo posteriore, le Stelvio hanno tutte la trazione integrale: nella guida normale la potenza arriva al retrotreno, ma in caso di slittamento delle gomme, in curva o nelle forti accelerazioni, fino al 50% dei cavalli possono essere inviati all’avantreno. In effetti il comportamento sui fondi viscidi è valido, ma dove la suv dell’Alfa Romeo si distingue è nella guida brillante.
Lo sterzo diretto e preciso, la grande rapidità nei cambi di traiettoria e l’ottima tenuta di strada garantiscono un comportamento sicuro e appagante, migliore di quello di molte berline. Il cambio prontissimo eppure fluido, è un ottimo automatico, adatto a tutte le situazioni. Sono all’altezza anche il cambio e i motori. Tanta sportività non influisce sulla praticità dell’Alfa Romeo Stelvio: l’abitacolo è ampio (ottimo per quattro e adeguato per cinque), mentre il bagagliaio è capiente, facilmente accessibile e pratico. Le finiture sono abbastanza curate, la dotazione buona per il prezzo; l’impianto multimediale, però, è privo delle funzionalità più recenti e della connessione a internet.
VERSIONE CONSIGLIATA
Razionalmente le diesel, che riescono ad abbinare consumi contenuti e scatto deciso, sono una scelta quasi “obbligata”. Ma le versioni a benzina da 280 cavalli sono davvero entusiasmanti, e hanno un “sound” più piacevole: se non siete grandi “macinatori” di chilometri, fateci un pensierino. Oppure, se avete un portafogli davvero ben fornito e mettete le prestazioni al primo posto, c’è la Quadrifoglio.